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Un diario non รจ solo uno scrigno di memorie personali. ร, in qualche modo, un crocevia di vite diverse che si incontrano e si raccontano anche loro malgrado. Lo fanno con la soggettivitร di chi li osserva o si interfaccia con loro, lo fanno trovandosi, piรน o meno casualmente, nei luoghi nei quali chi scrive รจ presente per vicende proprie. Ecco che un diario รจ anche la somma di casualitร che la vita riserva, offrendo talvolta situazioni eclatanti, talaltra, e piรน spesso, discrete opportunitร da cogliere ed eventualmente, accogliere. Questo diario รจ un puzzle di memorie lontane e vicine, pubbliche e personali che ritraggono, con amore ed emozione, la Versilia nelle sue diverse espressioni naturalistiche, artistiche, storiche e tradizionali. Lโautrice ci conduce con delicatezza nei luoghi a lei piรน cari per poi raccontarci con un equilibrio di ironia, malinconia e gioiositร ciรฒ che la memoria evoca del suo passato, ma anche del passato di coloro che con lei hanno avuto lโopportunitร di viverlo con tanti sogni e tante speranze. Questi bozzetti definiscono, per approssimazione, la complessitร di quei decenni nei quali โtutto era diversoโ e li paragona ai nostri giorni, piรน pesanti e opachi (nonostante โil benessereโ sembri aver raggiunto anche i borghi piรน sperduti) fino a creare un efficace e suggestivo affresco che funge da cornice alle storie.
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Nel 1931, a soli sette anni, Adone Spadaccini ebbe lโopportunitร di vivere la straordinaria esperienza della messa in scena di Butterfly davanti alla villa dove Puccini era vissuto, proprio come il Maestro aveva auspicato parlando con Forzano. Amore a prima vista che ha legato indissolubilmente il nostro protagonista a un progetto che ancora attende una definitiva realizzazione: la nascita di un Puccineum. Torre del Lago come Salisburgo, centro mondiale delle attivitร legate alla musica del compositore lucchese. Anno dopo anno, dalle idee e dal lavoro di un piccolo gruppo di coraggiosi amanti della musica di Puccini, รจ nato il Festival Pucciniano e il piccolo e provvisorio teatro da smontare ad ogni stagione รจ diventato la realtร che oggi possiamo ammirare, proprio davanti a quel lago che ha ispirato le pagine del Maestro.
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Spesso nella vita รจ necessario procedere a ritroso nei ricordi per dare un nuovo significato al proprio esistere e questo cammino sui sentieri piรน antichi dell'anima รจ difficile: sono sentieri sdrucciolevoli, รจ facile scivolare e farsi male o lasciarsi prendere dallo sconforto e sentirsi tentati di abbandonare l'impresa. Ma alla fine, quando si raggiunge la meta, tutto si ammanta di una luce diversa e assume diverse significazioni. Cosรฌ fa l'autrice in questo percorso: riscopre la sua identitร piรน profonda ri-trovando le sue radici ancorate alle pietre di una casa persa nei boschi, a un prato e a una donna essenziale delle montagne dalla quale hanno avuto origine le donne legate alla sua vita. Poco alla volta conosceremo Maria Ventura, una donna forte, indipendente e saggia che ha trasmesso, per linea di sangue femminile, una forte consapevolezza del sรฉ a tutte le donne di quella stirpe e una generositร indispensabile alla sopravvivenza di quanti vissero tempi difficili in luoghi altrettanto difficili.
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Una poltrona e un divano in una stanza poco illuminata, due donne una di fronte allโaltra. Il racconto di una storia. โร un caso strano!โ, pensa Anna Giulia Manfredi quando incontra una donna che la implora di restituirle la voce. ร una cantante lirica, e in Teatro deve interpretare la Tosca di Giacomo Puccini. Anna Giulia ha appena saputo di alcune lettere ritrovate dentro una valigia. Sono del Maestro. Parlano di una donna e di un amore segreto di cento anni prima. Il nome della donna รจ Giulia Manfredi. Una corrente invisibile trascina la protagonista verso una storia che pretende di essere scoperta. Tosca, la trisavola, conosceva bene Giacomo Puccini. Augusto, suo nonno, ha giocato a carte con lui in una partita storica. Mussolini lo ha proposto per la medaglia dโoro, ma lui lโha rifiutata. Antonia ha due anime e un segreto. Noemi รจ una pianista che scopre di essere ebrea e non trova pace. Bonacato la segue e la protegge. Giovanni, arcaico signore barbaricino, รจ malato ai polmoni. Pietro รจ uno scultore alcolista. Nicola il pescatore ha i piedi palmati e vive in mare. Dalla seconda guerra mondiale a oggi. Da Lucca a Cagliari a Nuoro, la storia si dipana fino a Gerusalemme, la cittร bianca e oro. Luogo sacro dove si puรฒ incontrare Dio. Non quello che divide, ma quello che nasce con noi. Ognuno ha il suo.
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E se un cavallo dal carattere complicato aiutasse una ragazza che ha avuto un brutto incidente a ricominciare e a guardare senza paura le sue angosce? Questa รจ una storia vera, la mia storia, o almeno una parte di essa. Amyr รจ un cavallo da corsa comprato in Inghilterra da Davide, veterinario appassionato di scommesse ippiche, per poi essere portato in Italia all'ippodromo di San Siro. Lรฌ il cavallo non viene capito e ce lo dice lui stesso parlando direttamente con il lettore. I dolori fisici e le continue percosse lo trasformano in una macchina da guerra pronto a distruggere chiunque si imponga su di lui. Poi ci sono io, che ho avuto un incidente a cavallo nel 2017 e uno nel 2019, che hanno insinuato in me un enorme senso di paura ed incertezza. Questo libro รจ un percorso per arrivare alla guarigione e alla consapevolezza, sia fisica che mentale che passa attraverso esperienze personali ed attraverso persone come Matteo, il mio compagno, un artiere con il sogno di diventare un allenatore di cavalli da corsa. Grazie a questo cavallo si sono saldati alcuni legami, mentre altri si sono spezzati. Amyr, considerato oramai senza speranza, torna a correre regalando una vittoria a Matteo, permettendogli di realizzare il suo sogno e di farsi un nome nel mondo dell'ippica come allenatore. Il regalo che ha fatto a me, invece, รจ molto piรน profondo perchรฉ, anche se non riuscirรฒ mai a trovare il coraggio per montarlo, mi ha insegnato ad accettare le mie paure per poi considerarle una parte fondamentale della persona che sono oggi.