-
Nel 1931, a soli sette anni, Adone Spadaccini ebbe l’opportunità di vivere la straordinaria esperienza della messa in scena di Butterfly davanti alla villa dove Puccini era vissuto, proprio come il Maestro aveva auspicato parlando con Forzano. Amore a prima vista che ha legato indissolubilmente il nostro protagonista a un progetto che ancora attende una definitiva realizzazione: la nascita di un Puccineum. Torre del Lago come Salisburgo, centro mondiale delle attività legate alla musica del compositore lucchese. Anno dopo anno, dalle idee e dal lavoro di un piccolo gruppo di coraggiosi amanti della musica di Puccini, è nato il Festival Pucciniano e il piccolo e provvisorio teatro da smontare ad ogni stagione è diventato la realtà che oggi possiamo ammirare, proprio davanti a quel lago che ha ispirato le pagine del Maestro.
-
Milano1858. Dopo la morte del padre, la vita del giovane Alessandro Corsi, già piena di problemi, si complica sino a divenire ingestibile. Abbandonato dai fratelli, si trova solo a lottare con un’invadente ombra del passato che lo trascina dritto in prigione. Riottenuta la libertà in maniera torbida, viene tradito dalla ragazza che ama e cade vittima dei cattivi sentimenti, i quali prendono totalmente il sopravvento sul suo fragile buon senso e sulla sua scarsa rettitudine. Inizia così un percorso difficile, privo di equilibrio, che lo porta a compiere azioni sempre più discutibili, persino irreparabili. Toccato il fondo, sarà in nome di un amore che persegue con tutta l’anima che proverà a rialzarsi. Il tumultuoso scenario del Risorgimento Italiano fa da palcoscenico a questa epica storia di amori, inganni e riscatti, dove l’ardore e la fervente speranza pervadono non solo le strade, ma soprattutto gli animi di questi indimenticabili personaggi.
-
Una famiglia colta e benestante si scopre fragile, non completa. Mario non si sente mai abbastanza mentre Loredana, sicura di sé, lo incoraggia, rassicura. La gravidanza di Ilaria, la loro unica figlia, segnerà un nuovo inizio, un percorso per chiarirsi una volta per tutte. Ma questa, è una mezza verità.
-
Un diario non è solo uno scrigno di memorie personali. È, in qualche modo, un crocevia di vite diverse che si incontrano e si raccontano anche loro malgrado. Lo fanno con la soggettività di chi li osserva o si interfaccia con loro, lo fanno trovandosi, più o meno casualmente, nei luoghi nei quali chi scrive è presente per vicende proprie. Ecco che un diario è anche la somma di casualità che la vita riserva, offrendo talvolta situazioni eclatanti, talaltra, e più spesso, discrete opportunità da cogliere ed eventualmente, accogliere. Questo diario è un puzzle di memorie lontane e vicine, pubbliche e personali che ritraggono, con amore ed emozione, la Versilia nelle sue diverse espressioni naturalistiche, artistiche, storiche e tradizionali. L’autrice ci conduce con delicatezza nei luoghi a lei più cari per poi raccontarci con un equilibrio di ironia, malinconia e gioiosità ciò che la memoria evoca del suo passato, ma anche del passato di coloro che con lei hanno avuto l’opportunità di viverlo con tanti sogni e tante speranze. Questi bozzetti definiscono, per approssimazione, la complessità di quei decenni nei quali “tutto era diverso” e li paragona ai nostri giorni, più pesanti e opachi (nonostante “il benessere” sembri aver raggiunto anche i borghi più sperduti) fino a creare un efficace e suggestivo affresco che funge da cornice alle storie.
-
Se Ida è una ragazza che, contro ogni aspettativa della madre, ha scelto di dare una rigida impronta razionalistica alla sua vita diventando ingegnere e mettendo da parte il suo amore per la poesia, Federico è un ricercatore che lavora nel campo della biologia e genetica ma che ama la mitologia e la musica sacra. Amici in un gruppo eterogeneo, pur provando una reciproca simpatia peraltro mai esplicitata, potrebbero continuare a vivere le loro vite in modo parallelo se Elyas, uno straniero gentile e misterioso, non fosse venuto ad aprire uno strano emporio nel paese dove abitano. Tra erbe, piante esotiche, libri e strani vecchi oggetti dal fascino segreto, Elyas vuol restituire anche i sogni a chi, come dice lui, “non li ha più o ha paura di crederci ancora”. Quel luogo, a causa del quale si confronteranno le varie anime dei residenti, sarà per i due protagonisti l’occasione per un difficile cammino verso la riscoperta di se stessi e dei loro reali obiettivi per il futuro che li condurrà a scegliersi reciprocamente e ad accettare di diventare parte di un progetto del quale Elyas è artefice e parte in causa. Il senso della vita e la continuità di questa oltre lo spazio e il tempo apparentemente concesso a ciascuno di noi, costituiscono il fil rouge di questa storia dove nulla è scontato e dove il libero arbitrio si confronta e combatte con i disegni spesso imperscrutabili del destino.
-
Negli anni ’30 un gruppo di adolescenti attratti da un progetto comune, si ritrova a condividere la propria vita e crescita interiore guidati da un’insegnante di disegno e pittura dai metodi totalmente fuori dagli schemi tradizionali. L’espressione artistica in tutte le sue sfaccettature influenzerà il loro modo di pensare, di vivere e di comportarsi, formerà rapporti solidali e puri che solo l’avvento del Fascismo e della Seconda Guerra Mondiale interromperà fisicamente, avviando ognuno alla propria vita. Quasi casualmente, questo gruppo si ritrova negli anni ’70 per passare il testimone a giovani che, come loro anni prima, inseguono un sogno: l’emancipazione dai condizionamenti esterni. Un viaggio nella libera espressione, nel significato della vita e dei suoi valori attraverso tutte le forme artistiche, capaci di educare ai giusti valori e alla percezione delle priorità positive e costruttive.
-
V. è Vanessa Simonini, una ventenne piena di vita che in una notte di dicembre del 2009 è stata strangolata da un “amico”, che ha poi abbandonato il suo corpo sul greto del fiume Serchio, vicino a Gallicano. V. è una delle migliaia di vittime di quel femminicidio che offende la dignità di una società che si vuol definire “civile” e che obbliga a interrogarsi su come sia ancora possibile, nel XXI secolo, giungere a uccidere una donna solo per un rifiuto o per la richiesta di tornare ad essere libera.In questo romanzo, la madre ripercorre le tappe più significative dell’esistenza di V.: è l’occasione per raccontare anche di altri tempi, tempi nei quali quei suggestivi luoghi della Lucchesìa erano vissuti da altra gente con altre regole e un’altra capacità di coesione, ma è anche, e forse sopratutto, l’occasione per denunciare un rischio costante in questa società: quello di non saper distinguere per tempo questi assassini, spesso celati dietro identità più che normali, finendo per dare i propri figli, o se stessi, in pasto a loro in assoluta buonafede.
-
“La storia che racconto è totalmente inventata eppure vera. Via via che scrivevo mi accorgevo di attingere continuamente a ricordi stratificati dentro di me. Personaggi strani, situazioni particolari si proponevano e talvolta si imponevano perché li fissassi sulla carta. È stato particolarmente emozionante scoprire che stavo scrivendo non solo di esperienze personali ma anche di ciò che da bambina mi era stato raccontato o solo ascoltato nei discorsi domestici e che era diventato parte di me. Oggi che manca quella dimensione che veleggia tra realtà e fantasia costituita dalla trasmissione orale di storie antiche e affascinanti, questa mia narrazione è in qualche modo uno stimolo a recuperarla. A questo passato di ambienti naturali e di legami umani oggi scomparsi, mi sono ispirata per narrare questa storia che è una vera e propria fiaba per adulti”.
-
Confessione scioccante ed introspettiva di una giovane donna vittima di violenza domestica, Eva è l’espressione grandiosa di una femminilità repressa dal senso di abnegazione, assoggettata ad una virilità illecita, mortificata nella propria sensualità, privata del diritto a vivere la maternità e dei propri diritti di identità e libertà. Sceglierà, in maniera inconsapevole, di cedere al Senso naturale e legittimo di essere soprattutto se stessa. Moglie, amante, adultera, contesa, amata, giudicata e vittima del proprio giudizio, ma soprattutto donna.
-
Proposti in un ordine che capovolge la più antica sequenza dell’annuale fecondità (in base alla quale si disponevano i mesi dalla primavera all’inverno), i racconti che compongono il volume Stagioni (sognate) tracciano il percorso di un anno che solo in apparenza viene scandito dalla cronologia. Questo particolarissimo anno sognato smentisce ogni linearità dell’esperienza in un rincorrersi sfumato di percezioni, trasalimenti e memorie. Nessuna pretesa di realismo – se non quello che appartiene al sentimento e alle verità del cuore – caratterizza queste cinque brevi narrazioni che piuttosto si volgono verso la dimensione del mito e verso la leggenda. Partecipe dei sussulti e dei trasalimenti dell’animo umano – anzi, protagonista autentica, insieme agli uomini, di queste pagine – è la natura, la cui voce, fatta di foglie e di petali, di nuvole e di vento, non suona mai uguale, ma ritorna, appunto, stagione dopo stagione.
-
Che tu sia un venditore di professione oppure no, non importa. In questo libro ti spiego perché la Vita è una continua Vendita. Parlo del vero valore e significato della Vendita e della sua totale corrispondenza con la Vita. Tutta la Vita è una Vendita e per vivere meglio, raggiungere i propri obiettivi in qualunque area personale e professionale, è necessario, prima di qualunque tecnica, avere le conoscenze di base che nessuna scuola tradizionale, ahimè, ti ha mai insegnato. Ti aiuto a prendere consapevolezza delle basi comuni che hanno la Vita e la Vendita per intraprendere un nuovo cammino di crescita, è un libro per te, solo per te, che cerchi concretezza e semplicità. Buona consapevolezza!
-
Poker di donne vuol essere, in qualche modo, un romanzo “corale” pur rappresentando oggettivamente quattro racconti distinti. Voci di donne che la quotidianità ha umiliato e offeso o anche solo ferito, ritratti di un’umanità che ci cammina a fianco o che, talvolta, ci rappresenta. L’attenzione e il rispetto dell’Autore a cercare di “essere” ognuna di quelle donne regala alle pagine una autenticità e un valore testimoniale particolarmente significativo. Una scrittura “leggera” che affonda in profondità fino all’anima del lettore perché ad essa parla con le parole confidenziali con le quali un amico o un’amica si confessano davanti a un caffè o a un bicchiere di vino.