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  • Averno

    Aldo del Gratta 15,00
    Una serie di “incidenti” mortali che coinvolgono familiari, conoscenti e persone apparentemente estranee, lega in un tenebroso fil rouge il protagonista, Gio­vanni Spada, ad uno strano oggetto ricevuto da un amico che lo ha rinvenuto casualmente presso il lago d’Averno, nel comune di Pozzuoli, nella zona dei Campi Flegrei. L’ombra di Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, aleggia sinistra nella storia che vede sfidarsi le forze del Bene contro quelle del Male come era accaduto ai tempi della caduta di Lucifero. Una vicenda appassionante che è al contempo una dolcissima saga familiare, un intrigante giallo ed un viaggio nell’occulto dove i sentimenti più profondi come l’amore, l’amicizia, l’odio e la vendetta si incrociano e si confrontano mostrando, da un lato la fragilità dell’uomo e dell’altra la forza che la Fede, la Speranza e l’Amore possono dare per non lasciare che resti sconfitto dalla rassegnazione e delle tentazioni.
  • La bottega della liutaia

    Pietro Mascagni 15,00
    La bottega della liutaia L’amore “tossico” non coinvolge solo le donne; il protagonista di questo romanzo ne è così profondamente coinvolto da perdere il senso della realtà e da mettere in gioco la sua professione e le possibilità di carriera ad essa collegata. A fare da cornice a questa storia, Livorno con il suo porto ed il commercio marittimo che apre scenari e rapporti internazionali ma anche inevitabili realtà locali che guardano, e giudicano, spesso solo ciò che fanno gli altri. Ma per fortuna, per Tommaso, il protagonista del romanzo, qualcuno vuole il suo bene ed è disposto a mettersi in gioco e a mettere in gioco gli affetti più cari. Un “romance” che certamente piace alle donne per le tematiche che propone e per la grande attenzione che l’autore rivolge al mondo femminile senza indulgere in facili adulazioni, ma dimostrando che c’è qualcosa che anche agli uomini, mettendo in discussione le loro granitiche certezze di “sesso forte” e mostrando quel lato della personalità che spesso vengono sottovalutati e ignorati per pudore o per luoghi comuni difficili a morire. Sullo sfondo, il golf con le sue regole e il violino la cui armonia esige una straordinaria sensibilità in grado di misurarsi anche nella complessa articolazione delle sue parti, ognuna delle quali deve essere eseguita con la massima accuratezza l’assemblaggio per garantire la qualità musicale. “…il liutaio sa bene che non è sufficiente rifarsi un’oltremodo alle regole e alle tradizioni costruttive dettate nei tempi dai padri e figli, da maestro ad allievo. Ma deve sapere anche che non basta studiare i disegni e ripetere con certosina precisione le misure delle sommità delle sue volute, delle chiavi dei fori e delle singole parti tutte del violino. La qualità musicale dello strumento è legata a minutissimi particolari che le esperienze personali possono suggerire alla maestria del costruttore, e sono proprio quei dettagli che, come una volta disse il mio primo maestro, fanno la differenza. Occorre qualcosa in più. Occorre quel “qualcosa” che vada oltre e miri alla perfezione. Occorre che nel solco del legno scavato dalle sue mani nascano capolavori unici i violini costruiti dai famosi liutai cremonesi nel Seicento e Settecento…”
  • Il Confine del Male – Papaveri

    Barbara Michicich 15,00
    Il Confine del Male - Papaveri. Anna e Elvira sono due ragazzine quando si incontrarono per la prima volta. In un pomeriggio di primavera, guardando i pescatori che rammendano le reti, i loro sguardi curiosi si incrociano e da quel momento i loro destini si uniscono per sempre. Carlo e Tosca sono i figli di Anna: le loro vite, pur prendendo strade completamente diverse, convergono in un legame che li unisce in modo così forte da rimanere fedeli ai loro segreti anche oltre la morte. In questa storia tutti i personaggi si muovono tra luci e ombre, ma specialmente per Tosca i dolorosi fantasmi del passato richiamano in lei un desiderio di vendetta e di quella giustizia che non ha trovato da parte di chi avrebbe dovuto garantirla. Una storia dove il male sembra non trovare il suo confine ma, nonostante tutto, qualcosa di importante si salva per indicare un’alternativa possibile.
  • Nodi

    Veronica De Vincentiis 15,00
    NODI è la storia, in prima persona, di Emma attraverso i momenti più importanti della sua vita di donna, figlia e sorella, moglie e madre. È il racconto della sua rinascita dopo una caduta a strapiombo nelle sue fragilità, dell’amore che le è mancato, di quello che l’ha soffocata e di quello che non è stata in grado di darsi per tutti gli anni in cui i suoi nodi l’hanno attorcigliata su se stessa. Ma è anche il racconto della sua forza, del suo coraggio nello scegliere di diventare protagonista della sua vita e di spiccare il volo. Zia Lo, nonna Blu, il profumo di lavanda, la libreria di famiglia fanno, tra gli altri, da contorno e sono insieme i protagonisti di questo viaggio che porterà Emma ad uscire da quell’inferno che, durante sei mesi della sua vita, la vedrà costretta anche a conoscere la drammatica esperienza dell’ospedale psichiatrico. Ne uscirà e saprà affidarsi a chi, con pazienza, amore e perseveranza, la metterà di fronte alle sue ombre perché diventino la luce del nuovo cammino che percorrerà.
  • Le Ragioni di Torrefranca

    Renzo Cresti 18,00
    Le Ragioni di Torrefranca
    «Il famigerato saggio di Fausto Torrefranca Puccini e l’opera internazionale è molto citato, ma poco letto, misconosciuto come il suo importante autore. “Famigerato” perché si procurò la fama di essere fazioso nella sua polemica contro Giacomo Puccini. “Misconosciuto” perché ancora oggi lo si conosce prevalentemente per sentito dire. Doveroso quindi riproporlo. [...] È bene contestualizzarlo ed è bene conoscere il suo Autore, eminente figura della musicologia della prima parte del Novecento». Così inizia il documentato e articolato saggio di Renzo Cresti, il quale parte da una disamina del sistema musicale del primo Novecento, prosegue con un commento al testo di Torrefranca e si sofferma poi sul mutato clima culturale della seconda parte del Novecento, col passaggio dal Moderno al Postmoderno, quando Puccini diventa un autore amato ed eseguitissimo. Fra i tanti contributi usciti nel Centenario di Puccini, questo è sicuramente particolare, esente da ogni forma di celebrazione, anzi, il metodo con cui viene affrontato il testo di Torrefranca è rigoroso, del resto Cresti è musicologo noto e inquadra bene le ragioni di Torrefranca, inserite nel suo ambito storico, per poi valutarle in un contesto culturale mutato, fino alla cultura del presente di cui Cresti è un attento conoscitore.
       
  • Se non ha la pretesa di essere un lavoro esaustivo questo viaggio nei teatri di Pisa e provincia (anche in quelli che attualmente non esistono più) alla ricerca delle opere, dei concerti e delle iniziative legate a Giacomo Puccini, è certamente, al momento, l’opera più completa che riguarda le produzioni e gli eventi legati al Maestro lucchese. Il centenario della morte del compositore lucchese che in questi giorni in cui diamo alle stampe il volume sta per concludersi a cent’anni da quel fatidico 29 novembre del 1924, ci ha offerto lo spunto per questo laborioso lavoro di ricerca delle fonti in grado di raccontare ciò che dalla fine del 1800 ad oggi è accaduto nel territorio della provincia di Pisa oltre che nel capoluogo.
  • Note di Passaggio - Osservazioni incidentali su alcune musiche del XX secolo

    Scritto da un compositore su altri compositori, è un testo che si apre fin da subito a un dialogo espressivo con il lettore. Ciò che lo contraddistingue è un afflato comunicativo, un tendere verso l’ascolto, un invitare al suono. La messa in evidenza dell’aspetto percettivo, senza rinunciare alla sapienza tecnica e al rigore formale, è ciò che guida l’Autore in queste riflessioni che da una parte hanno il carattere dello studio e dall’altra il richiamare costantemente al risultato sonoro. Non un’algida analisi fine a sé stessa, al massimo utile al ristretto cerchio degli addetti ai lavori, ma un’indagine sulla materia sonora e sulla sua capacità di coinvolgimento espressivo. Quello di Simoni è uno sguardo di sbieco, una prospettiva deviante rispetto a quella, a tutto fuoco, dell’analisi accademica, descrittiva e autoreferenziale. Questo libro è stato scritto con l’occhio del compositore attento al suono, con la curiosità di indagare il processo poietico di alcuni linguaggi. L’utilizzo di alcune immagini extra-musicali può aiutare in una rilettura di alcuni brani di autori famosi da un angolo diverso da quello strettamente tecnico. (Dalla prefazione di Renzo Cresti)
  • Ora che tutto sembra volgere con una cer­­ta equità alla sua fine, sediamoci qualche istante a parlare come due vec­chi amici che stanno per separarsi. Come è consue­tudine nei mo­menti in cui la fiaba si con­­giunge alla realtà in un viluppo di sovrapposizioni che alla lunga non si sa più se appartengano all’una o all’altra, la disposi­zione naturale delle cose è quella giusta. La fiam­­ma del camino arde e con im­prevedibili guiz­zi accen­de e spegne bagliori sui nostri volti. L’ora, che il pendolo scan­di­sce con simmetrica o­scillazio­ne di qua di là, si appre­­sta a essere significata con il massimo dei rintocchi che le sono assegnabili. L’a­nimo è predisposto come un vesti­to con risvolto sfoderato alla funzione del rammendo. E, come at­teso, il gatto, che con l’inna­ta a­gilità ne segue tutti i movimenti, si desterà al momen­to opportuno fingendo non­­curanza (è questo il culmine del­la sua apparente indo­lenza) e cercherà un altro posto do­ve proseguire l’ascolto…” Un romanzo che imprigiona la mente portandola in luoghi reali che sembrano fantastici e in fantastiche avventure che sembrano reali. La storia, ricca di eventi e di colpi di scena, talvolta sembra solo un pretesto per consentire all’Autore di perdersi in considerazioni profonde affrontate con ironia e leggerezza e indurre il lettore a seguirlo in cerca di un confronto o un dialogo nel quale, più che cercare conferme, apre le porte agli sconfinati mondi della mente e dello spirito per invitare a superare ogni pregiudiziale inibizione e trovare, finalmente, quella libertà del pensiero che è fonte di saggezza e felicità.
  • Le ragioni del silenzio

    Regina Caterina 15,00
    Le ragioni del silenzio. Micaela è segretamente innamorata di Claudio fin dal primo momento in cui sua sorella Lisa lo ha presentato in famiglia come fidanzato.
    Per cercare di toglierselo dal cuore e dalla mente, quando i due si sposano si trasferisce a Roma.
    Sono passati un paio d'anni senza che nulla sia cambiato nel cuore di Micaela quando, invitata a partecipare a un seminario scientifico che si svolge a Parigi, incontra casualmente Claudio, anche lui nella capitale per lavoro. Illudendosi che lui sia lì per lei e non per un caso fortuito, decide di regalarsi due giorni felici in sua compagnia. La complicità che scoprono di avere abbassa le difese di entrambi che finiscono per passare la notte insieme.
    I sensi di colpa e il timore di distruggere un matrimonio felice li inducono a non rivelare mai a nessuno quanto avvenuto fra di loro in quella stanza d'albergo.
    Intanto la vita procede: Micaela sposa Andrea, un suo collega e amico, e la nascita del loro figlio Diego rafforza la loro unione anche se la felicità di Micaela è offuscata dal timore che il suo inganno possa, prima o poi, essere smascherato.
    Sedici anni dopo, un tragico evento che riguarda proprio il figlio sconvolge la vita di Micaela che si troverà costretta a svelare alle persone che più ama al mondo una verità che solo lei conosce.
  • Giacomo Puccini – Gloria e Tormento

    Rossella Martina 18,00
    Giacomo Puccini - Gloria e Tormento La vita di Giacomo Puccini è un romanzo. Un romanzo che può essere scritto grazie ad una fonte diretta formidabile di notizie vere, di fatti, di stati d'animo e accadimenti che sono le lettere che Puccini scriveva e riceveva. Ne sono state rinvenute più di diecimila, molte migliaia sono state pubblicate, altre si trovano nei vari archivi, altre ancora sono da scoprire. Lasciando proprio la parola alla sua corrispondenza (analizzata per la prima volta dallo sguardo di una donna, da sempre appassionata di Puccini) il romanzo della vita del Maestro si esplica in tutta la sua grandezza: glorioso, drammatico, appassionato, lacerante.
  • Il commissario Jean Bernard ha chiuso con il fumo anni fa, ripromettendosi di riprendere quando sarà 65enne. Cioè a breve. A quell’età non avrà il tempo di fargli troppo male. Cammina volentieri sotto la pioggia e spesso si sofferma sul Pont Saint Michel a guardare la Senna e i lunghi barconi neri che si muovono silenziosi. Beve acqua ghiacciata, sente che lo rigenera. Dovunque sia, gradisce mangiare bene, preferendo le specialità locali. In realtà si adatta a qualunque piatto. Del colesterolo alto si preoccupa poco, convinto che camminare molto sia la terapia migliore. Nei momenti decisivi di un’inchiesta, a volte appoggia la fronte sul vetro della finestra dell’ufficio: quel contatto facilita inventiva e intuito, qualità delle quali è ben provvisto. Se può, quando passa dalle parti del cimitero di Montparnasse, va a salutare la sua Christine, amata compagna della sua vita. Da quando lei non c’è più, ha scoperto di sapersi commuovere. Ma la grinta è sempre la stessa.
  • Pezzi di cuoio

    Simone Falorni 12,00
    Edoardo Pellegrino, alle soglie dei quarant’anni, vive serenamente la sua superficialità galleggiando nel Comprensorio del Cuoio, insieme di piccoli comuni della provincia pisana noti per gli “odori”, che siano di pelle conciata o di tartufo bianco. È un single convinto, ama la sua moto, il buon vino e, a modo suo, le donne. Tutti i comportamenti di Edoardo sono finalizzati a un unico obiettivo: limitare al minimo ogni forma di responsabilità. Architetto come formazione, si rifugia a lavorare nella rivista culturale cittadina “Cuore” dove sfrutta il suo sarcasmo innato e la sua buona mano facendo il vignettista e curando il sito web. Il fondatore della rivista, l’enigmatico Diego, e il capo redattore, il passionario Fulvio, sono suoi amici d’infanzia. Nulla sembra turbare la vita tranquilla che Edoardo si è scelto. Il destino vuole, però che, a causa di un malore, Fulvio non possa recarsi in Chiapas per un servizio sugli zapatisti e Diego, promettendo una mini vacanza a Playa del Carmen, convince Edoardo a partire. Inizia l’avventura che porterà Edoardo, contro la sua volontà, ad affrontare situazioni per lui impensabili. Riuscirà questa storia a cambiare Edoardo o rimarrà il solito “surfista” della vita? La domanda rimane aperta e il finale, naturalmente, è a sorpresa.
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