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Vincenzino Scapece, meglio conosciuto come "‘o scugnizzo de’ Vergini" è il protagonista di questo racconto fantastico dal sapore antico ambientato in una Napoli del passato. Le vicissitudini della vita lo portano a conoscere il bene e il male, la strada, la fame, la cultura, l’ignoranza, il sacro e il profano. Ritrovatosi orfano di padre a soli 11 anni è costretto a rimboccarsi le maniche per aiutare la madre Nannina a tirare su gli altri quattro fratelli: si da fare accettando di sottoporsi a lavori anche duri ed umilianti, diventando spesso vittima di soprusi fino a quando non escogita un modo diverso per fare soldi all’insegna dell’onestà… Quando tutto sembra andare per il verso giusto, in prossimità del Natale, la quotidianità è interrotta da un evento che sconvolge l’intera comunità: la realtà si confonde con la fantasia prendendone forse il sopravvento. I "cattivi" vengono misteriosamente trasportati da un vento violento dentro bolle sospese per aria che riproducono il quartiere, creando un luogo all'interno del quale ognuno ha la possibilità di redimersi. Solo chi lo farà davvero, però, potrà salvarsi...
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“La bravura di uno scrittore sta anche nel saper incastonare la storia che vuol raccontare nel contesto socio-geografico dove essa si svolge. I luoghi sono spesso protagonisti al pari dei personaggi e concorrono allo sviluppo della vicenda." Dieci racconti per la Liguria è un'antologia nata da un concorso nazionale che ha, tra gli scopi, quello di sostenere la ricerca dell’Ospedale pediatrico Gaslini di Genova e che raccoglie undici (10 + 1) storie di genere completamente diverso tra loro che hanno come unico ma importante fil rouge l’ambientazione nella Liguria. Terra complessa e meravigliosa, tra mare e monti, costretta in uno spazio angusto e per questo sapientemente urbanizzata (specialmente nel passato) dando vita a suggestivi borghi, città e cittadine, questa regione si spinge ai confini con la Francia e guarda, in alto, il superbo Piemonte. Ma nulla ha da invidiare ai “parenti limitrofi” offrendo lo spettacolo di un mare stupendo e di scorci ineguagliati. Gli autori e le autrici di Dieci racconti per la Liguria hanno saputo egregiamente sfruttare questa location per le loro storie che, ci auguriamo, piacciano a voi almeno quanto sono piaciute a noi…”
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"Non si tratta di un trattato né di un libello polemico. Neppure di un romanzo. Solo cronache. Di fatti. E di pensieri, fantasie, stati d'animo che nel vuoto e nella solitudine imposta dal lockdown sono divenuti, inevitabilmente, dominanti. Perché di fatti ne accadevano ben pochi. Ma pensieri e sogni imperversavano. E poi sono Cronache della peste. E soprattutto della paura. Quindi frammenti. Nati per restare tali. Una narrazione dall'interno che ha una sua disorganica unità. Perciò non ho provato a dare loro un qualche ordine astratto. Li ho messi in fila - con l'eccezione di una premessa - così come li avevo scritti. Uno per giorno. Perché, appunto, non sono, e non pretendono d'essere altro che delle modeste Cronache".
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Dall’Egitto a Washington, un’avvincente avventura dall’imprevedibile epilogo di una giovane egiziana costretta a lasciare la tua terra d’origine per un ignobile ricatto legato alla vita del fratello. Orfana di entrambi i genitori, costretta a vivere tra i “dimenticati” della grande metropoli egiziana, Soraya viene catturata da una banda di criminali per una proposta che non potrà rifiutare: la sua vita e quella del fratello, misteriosamente scomparso mesi prima, in cambio di preziose informazioni di spionaggio industriale. Si troverà così dall’altra parte dell’oceano nella ricca città americana, a fare i conti con una realtà a lei sconosciuta. Ma i colpi di scena che si susseguiranno la condurranno a esperienze impensabili che la porteranno a fare scelte importanti per il proprio futuro.
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Un drammatico epilogo mette di fronte Mauro ed Anna, separati da lunghi anni. Nella camera dell’hospice dove Mauro vive gli ultimi giorni della sua vita, sedato permanentemente per sua scelta, si consuma l’estremo tentativo di Anna di dare un significato alle sofferenze, ai soprusi, alle violenze e alle umiliazioni subite nei lunghi anni di matrimonio, cercando risposte che resteranno chiuse nel silenzio di un uomo che, a sua volta, porta con sé un doloroso segreto mai condiviso. In un racconto serrato fatto di monologhi che vorrebbero essere per entrambi dialoghi, i due protagonisti si raccontano e raccontano quella vita che, pur avendo in gran parte condiviso, sembra fatta di due storie diverse.
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E se un cavallo dal carattere complicato aiutasse una ragazza che ha avuto un brutto incidente a ricominciare e a guardare senza paura le sue angosce? Questa è una storia vera, la mia storia, o almeno una parte di essa. Amyr è un cavallo da corsa comprato in Inghilterra da Davide, veterinario appassionato di scommesse ippiche, per poi essere portato in Italia all'ippodromo di San Siro. Lì il cavallo non viene capito e ce lo dice lui stesso parlando direttamente con il lettore. I dolori fisici e le continue percosse lo trasformano in una macchina da guerra pronto a distruggere chiunque si imponga su di lui. Poi ci sono io, che ho avuto un incidente a cavallo nel 2017 e uno nel 2019, che hanno insinuato in me un enorme senso di paura ed incertezza. Questo libro è un percorso per arrivare alla guarigione e alla consapevolezza, sia fisica che mentale che passa attraverso esperienze personali ed attraverso persone come Matteo, il mio compagno, un artiere con il sogno di diventare un allenatore di cavalli da corsa. Grazie a questo cavallo si sono saldati alcuni legami, mentre altri si sono spezzati. Amyr, considerato oramai senza speranza, torna a correre regalando una vittoria a Matteo, permettendogli di realizzare il suo sogno e di farsi un nome nel mondo dell'ippica come allenatore. Il regalo che ha fatto a me, invece, è molto più profondo perché, anche se non riuscirò mai a trovare il coraggio per montarlo, mi ha insegnato ad accettare le mie paure per poi considerarle una parte fondamentale della persona che sono oggi.
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Marco è appena entrato nell'ufficio della prestigiosa banca londinese dove lavora da alcuni anni, quando riceve una telefonata che annuncia la morte del padre. Lascia immediatamente l'Inghilterra alla volta di Livorno, la sua città dell'infanzia e dell'adolescenza, per assistere al funerale di colui con il quale non ha più rapporti da almeno quindici anni. L'occasione gli permette di venire a conoscenza di verità diverse, nascoste da sua madre, sul padre rispetto a eventi che hanno contribuito al suo distacco dal genitore. Un'opportunità per ripensare e riflettere sul suo comportamento ma anche per ritrovare antichi sentimenti, forse mai sopiti, per quel mondo e quelle persone che aveva, forse con troppa fretta, abbandonato. Anche sua moglie, dalla quale si era allontanato incapace di superare incomprensioni e taciti rancori, gli darà modo di rivalutare i sentimenti verso di lei facendogli riscoprire l'amore.
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Dalle morbide penombre lacustri del lago Maggiore, l’ispettrice di polizia Giorgia Clerici ottiene una promozione professionale e un trasferimento a Milano come membro di una particolarissima squadra investigativa denominata “Speciale”. Professionalità, intuito e un ingrediente misterioso guidano il viaggio di Giorgia lungo intricati percorsi in precario equilibrio tra indagini poliziesche, inquietanti misteri storici, disorientanti itinerari sapienziali intrecciati alla stimolante novità di trovarsi catapultata nel cuore della metropoli più europea d’Italia. Giorgia indaga sul rapimento di un bambino, figlio di una delle famiglie più ricche della provincia milanese; sulla giovane sorella del piccolo, un’insolita adolescente amante di magia ed esoterismi insieme all’inquietante figura del suo quasi partner genialoide; e sulla madre anch’essa non esattamente come vuole apparire. L’esito annunciato e contemporaneamente inatteso arriva al precipitare degli eventi che non risolvono ogni dubbio ma raggiungono l’inevitabile necessario epilogo, come la vita, che arriva alla conclusione senza essersi del tutto rivelata, col desiderio e la speranza che non sia davvero finita.
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«Hai una mano che potresti disegnare qualsiasi cosa […] ma senza amore non riuscirai mai ad essere i l pittore che vuoi diventare. E tu questo amore non ce l’hai». Così il Professor Fontelli, docente di disegno dell’istituto d’Arte, cataloga Federico di cui ammira il talento innato, rammaricandosi per la freddezza e la superficialità dell’allievo. Federico, bello, giovane, talentuoso ed egocentrico, vive viziato tra gli agi di una famiglia che non gli nega nulla. Eppure sente che alla sua vita manca qualcosa. La pittura, che vive con una passione smisurata, non è in grado di riempire l’insoddisfazione che avverte, consapevole della sue capacità e tuttavia incapace di emergere ed elevarsi al di sopra di tutto e di tutti. Un viaggio a Parigi, una proposta inaspettata da uno sconosciuto, lo sveglieranno dal torpore della piccola cittadina nella quale vive e che ormai gli va stretta. Chi è l’uomo che ha incontrato? Solo un appassionato di pittura o qualcosa di più? Federico ha capito che questa è la sua occasione, ma cosa troverà davvero ad aspettarlo?
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Il commissario Jean Bernard ha chiuso con il fumo anni fa, ripromettendosi di riprendere quando sarà 65enne. Cioè a breve. A quell’età non avrà il tempo di fargli troppo male. Cammina volentieri sotto la pioggia e spesso si sofferma sul Pont Saint Michel a guardare la Senna e i lunghi barconi neri che si muovono silenziosi. Beve acqua ghiacciata, sente che lo rigenera. Dovunque sia, gradisce mangiare bene, preferendo le specialità locali. In realtà si adatta a qualunque piatto. Del colesterolo alto si preoccupa poco, convinto che camminare molto sia la terapia migliore. Nei momenti decisivi di un’inchiesta, a volte appoggia la fronte sul vetro della finestra dell’ufficio: quel contatto facilita inventiva e intuito, qualità delle quali è ben provvisto. Se può, quando passa dalle parti del cimitero di Montparnasse, va a salutare la sua Christine, amata compagna della sua vita. Da quando lei non c’è più, ha scoperto di sapersi commuovere. Ma la grinta è sempre la stessa.
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Il Maresciallo Lorenzo Marta torna con una nuova indagine. Questa volta è alle prese con la prostituzione e la lotta allo stato di schiavitù in cui sono ridotte alcune ragazze di colore; si troverà così a fare i conti con la mafia nigeriana e avrà a che fare anche con il vudù. Il titolo del romanzo è riferito al nome col quale i fucecchiesi chiamano la settimana del Palio. Anche il maresciallo vivrà la sua personalissima settimana di passione a causa di un incontro che lo riporterà a vicende successe una decina di anni prima. Il romanzo prende il via il lunedì, primo giorno della settimana di passione e ultimo giorno di lavoro per Sileno, amico di sempre del maresciallo, che avrà una grossissima sorpresa prima dei giorni di ferie che ha preso per il Palio. Mentre Sileno vive la settimana del Palio insieme alla fidanzata Maddalena, il maresciallo dovrà fare i conti con situazioni drammatiche che lo riguarderanno personalmente.
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Il sottile filo della vita. Una serie di tragici eventi mette in pericolo la vita di una comunità costretta ad abbandonare i propri territori per cercare la salvezza. Diverse e talvolta contrastanti le reazioni di chi è chiamato a decidere del proprio destino e di quello dei concittadini, diversi i comportamenti dei protagonisti di questa vicenda che “usa” l’evento catastrofico per analizzare, con grande attenzione, gli stati d’animo di coloro che vivono un dramma collettivo. Nel corso del romanzo l’Autore si sofferma sulla fragilità della natura umana, ma anche sulla capacità di diventare eroe senza averne consapevolezza: chiamati ad affrontare situazioni estreme nelle quali sembra più facile far prevalere i propri egoismi, assistiamo a inattesi atti di coraggio e di dedizione da parte di persone dalle quali mai ce li saremmo aspettati; al contrario, anche dentro le persone più generose talvolta si possono nascondere oscuri demoni che emergono in momenti particolari. Un romanzo avventuroso ma al contempo fortemente introspettivo che ci regala il brivido di una storia piena di situazioni emozionanti.