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  • Note di Passaggio - Osservazioni incidentali su alcune musiche del XX secolo

    Scritto da un compositore su altri compositori, è un testo che si apre fin da subito a un dialogo espressivo con il lettore. Ciò che lo contraddistingue è un afflato comunicativo, un tendere verso l’ascolto, un invitare al suono. La messa in evidenza dell’aspetto percettivo, senza rinunciare alla sapienza tecnica e al rigore formale, è ciò che guida l’Autore in queste riflessioni che da una parte hanno il carattere dello studio e dall’altra il richiamare costantemente al risultato sonoro. Non un’algida analisi fine a sé stessa, al massimo utile al ristretto cerchio degli addetti ai lavori, ma un’indagine sulla materia sonora e sulla sua capacità di coinvolgimento espressivo. Quello di Simoni è uno sguardo di sbieco, una prospettiva deviante rispetto a quella, a tutto fuoco, dell’analisi accademica, descrittiva e autoreferenziale. Questo libro è stato scritto con l’occhio del compositore attento al suono, con la curiosità di indagare il processo poietico di alcuni linguaggi. L’utilizzo di alcune immagini extra-musicali può aiutare in una rilettura di alcuni brani di autori famosi da un angolo diverso da quello strettamente tecnico. (Dalla prefazione di Renzo Cresti)
  • Le Ragioni di Torrefranca

    Renzo Cresti 18,00
    Le Ragioni di Torrefranca
    «Il famigerato saggio di Fausto Torrefranca Puccini e l’opera internazionale è molto citato, ma poco letto, misconosciuto come il suo importante autore. “Famigerato” perché si procurò la fama di essere fazioso nella sua polemica contro Giacomo Puccini. “Misconosciuto” perché ancora oggi lo si conosce prevalentemente per sentito dire. Doveroso quindi riproporlo. [...] È bene contestualizzarlo ed è bene conoscere il suo Autore, eminente figura della musicologia della prima parte del Novecento». Così inizia il documentato e articolato saggio di Renzo Cresti, il quale parte da una disamina del sistema musicale del primo Novecento, prosegue con un commento al testo di Torrefranca e si sofferma poi sul mutato clima culturale della seconda parte del Novecento, col passaggio dal Moderno al Postmoderno, quando Puccini diventa un autore amato ed eseguitissimo. Fra i tanti contributi usciti nel Centenario di Puccini, questo è sicuramente particolare, esente da ogni forma di celebrazione, anzi, il metodo con cui viene affrontato il testo di Torrefranca è rigoroso, del resto Cresti è musicologo noto e inquadra bene le ragioni di Torrefranca, inserite nel suo ambito storico, per poi valutarle in un contesto culturale mutato, fino alla cultura del presente di cui Cresti è un attento conoscitore.
       
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