• La cattedrale nel mare

    Marcello Lippi 18,00
    Ne 'La cattedrale nel mare' la nostra felicità sta nel raggiungere, non con le nostre forze ma in modo misericorde e gratuito, una consapevolezza della propria identità, un significato che illumini l’esistenza e dia senso anche alle piccole cose, liete o tristi che siano. La ricerca della felicità anima tutti i personaggi di questo romanzo secondo percorsi diversi eppure convergenti, su piani apparentemente incompatibili eppure capaci d’intersecarsi. La ricerca implica l’esistenza del Mistero da ritrovare: la capacità di aprire gli occhi dell’anima e vedere laddove altri non vedono è un grande dono. Che poi si riconosca quell’Avvenimento capace di cambiare la propria vita radicalmente e condurla a piena realizzazione o che si chiudano ostinatamente gli occhi per non accettare quanto essi vedono, è nella libertà di ognuno. Tre uomini profondamente diversi: un critico teatrale, un costruttore di cattedrali e un vedovo pensionato, uniti da un invincibile bisogno di realizzazione e felicità, vivono avventure affascinanti tra Francia, Italia, Germania, Olanda e Cile, mossi da un destino che si manifesta loro attraverso presenze reali o immaginifiche inviate a provocare quell’incontro, quel cambiamento radicale dell’esistenza che chiamiamo Avvenimento. Ma non meno importanti sono le presenze femminili, quelle che sono loro a fianco e quelle che incontrano: ognuna porta in sé, con linguaggi diversi, la voce dello Spirito e ne è, più o meno coscientemente, testimone e portavoce. Sarà proprio da questa complessa e conflittuale dialettica che ognuno si troverà costretto a scegliere e a fare i conti con un “libero arbitrio” che non è mai una facile scappatoia alle proprie responsabilità. Nulla in queste pagine è come appare, tutto rimanda ad Altro e al supremo abbandono, ad una volontà diversa da noi, operante per renderci pienamente felici.
  • La voce del fiume

    Emilia Bigiani 15,00

    “…Sono un torrente di montagna nato fra i picchi, conosco il sole e il gelo, ho in me il sale delle rocce; continuo a scavare il mio percorso con immutata pazienza, facendomi strada fra i sassi che la montagna stessa mi fa ruzzolare addosso perché io possa ancora prendermi il tempo per farmi ascoltare e per continuare a raccogliere le sorprese che sempre mi riserva il Castagnaio mentre tento la via del mare…” Il romanzo 'La voce del fiume' è il ritorno della protagonista ai propri luoghi d’origine alla ricerca delle radici perdute perché senza di esse è più difficile andare avanti, specie in una società ingannevole e ambigua com’è quella nella quale si trova a vivere. Le donne che ritroverà sono donne che vivono da sempre su quella montagna; ben prima di ogni battaglia per l’emancipazione, sono diventate consapevoli di sé, dedite alla sacralità della vita, all’importanza dei legami con la terra e tutti i suoi abitanti, uomini e animali, bambini e vecchi. Sono donne silenziose e scabre, essenziali e assolute, raccontate nei loro gesti quotidiani, in un presente storico che le fissa in immagini emblematiche come le figure di un presepe.

     
  • La magia nelle parole

    Emilia Bigiani 15,00
    La magia nelle parole. Da sempre il “fantastico” è un universo parallelo al reale che funge da luogo dove il reale si specchia per ricoprire e riscoprirsi. Ben lo sa la nostra Autrice che ad esso rivolge le sue attenzioni per “raccontare” ciò che la memoria ha perso in una progressiva e inarrestabile deriva. Deriva che l’ha portata lontano dalle sue radici per condurla in un alienante eterno presente dove tutto vive e si esaurisce nell’attimo che si sta vivendo. Questi racconti che Emilia Bigiani ci propone vogliono essere un cammino a ritroso alla scoperta, o meglio alla ri-scoperta, di ciò che davvero ci appartiene e che costituisce il senso vero dell’esistenza. Il sapiente uso della fabula vuol essere un escamotage per restituire alla fantasia quella libertà che le permette di riappropriarsi di quei valori etici, sociali e morali che sono andati via via opacizzandosi. La parola - e la magia che contiene - diventa così veicolo di una narrazione densa di suggestioni e di emozioni che ci porta in luoghi e tempi diversi facendoci incontrare figure archetipiche. Sono loro, con le loro storie, che ci invitano a riprenderci il primato sulle cose effimere che ci vengono millantate come “necessarie” alla nostra esistenza.
  • Il Maresciallo Lorenzo Marta torna con una nuova indagine. Questa volta è alle prese con la prostituzione e la lotta allo stato di schiavitù in cui sono ridotte alcune ragazze di colore; si troverà così a fare i conti con la mafia nigeriana e avrà a che fare anche con il vudù. Il titolo del romanzo è riferito al nome col quale i fucecchiesi chiamano la settimana del Palio. Anche il maresciallo vivrà la sua personalissima settimana di passione a causa di un incontro che lo riporterà a vicende successe una decina di anni prima. Il romanzo prende il via il lunedì, primo giorno della settimana di passione e ultimo giorno di lavoro per Sileno, amico di sempre del maresciallo, che avrà una grossissima sorpresa prima dei giorni di ferie che ha preso per il Palio. Mentre Sileno vive la settimana del Palio insieme alla fidanzata Maddalena, il maresciallo dovrà fare i conti con situazioni drammatiche che lo riguarderanno personalmente.
  • Continuano le avventure di Hima Terra, neo Vice Questore aggiunto della Polizia a Pisa. Dalla solo apparente tranquillità della citta toscana, la vicenda si allarga in Europa e più precisamente a Veliko Tarnovo, un’amena località a poche ore da Sofia nota per ospitare una roccaforte medievale: la fortezza di Tsarevets. Là ha sede Cruciatus, una potente organizzazione criminale che opera nell’oscuro e torbido mondo del dark web decisa a prendersi con ogni mezzo il monopolio del mercato delle perversioni. Da Pisa a Veliko un alternarsi di rocamboleschi eventi farà incontrare personaggi che mai si sarebbe pensato di trovare in quelle circostanze, mentre un ultimo colpo di scena rimetterà tutto in discussione lasciando il lettore col fiato sospeso in attesa dell’epilogo finale.
  • Panni Sporchi

    Regina Caterina, Duilio Loi 15,00
    Un drammatico epilogo mette di fronte Mauro ed Anna, separati da lunghi anni. Nella camera dell’hospice dove Mauro vive gli ultimi giorni della sua vita, sedato permanentemente per sua scelta, si consuma l’estremo tentativo di Anna di dare un significato alle sofferenze, ai soprusi, alle violenze e alle umiliazioni subite nei lunghi anni di matrimonio, cercando risposte che resteranno chiuse nel silenzio di un uomo che, a sua volta, porta con sé un doloroso segreto mai condiviso. In un racconto serrato fatto di monologhi che vorrebbero essere per entrambi dialoghi, i due protagonisti si raccontano e raccontano quella vita che, pur avendo in gran parte condiviso, sembra fatta di due storie diverse.
  • Parlerò di te

    Annamaria Bianchi 15,00
    Una poltrona e un divano in una stanza poco illuminata, due donne una di fronte all’altra. Il racconto di una storia. “È un caso strano!”, pensa Anna Giulia Manfredi quando incontra una donna che la implora di restituirle la voce. È una cantante lirica, e in Teatro deve interpretare la Tosca di Giacomo Puccini. Anna Giulia ha appena saputo di alcune lettere ritrovate dentro una valigia. Sono del Maestro. Parlano di una donna e di un amore segreto di cento anni prima. Il nome della donna è Giulia Manfredi. Una corrente invisibile trascina la protagonista verso una storia che pretende di essere scoperta. Tosca, la trisavola, conosceva bene Giacomo Puccini. Augusto, suo nonno, ha giocato a carte con lui in una partita storica. Mussolini lo ha proposto per la medaglia d’oro, ma lui l’ha rifiutata. Antonia ha due anime e un segreto. Noemi è una pianista che scopre di essere ebrea e non trova pace. Bonacato la segue e la protegge. Giovanni, arcaico signore barbaricino, è malato ai polmoni. Pietro è uno scultore alcolista. Nicola il pescatore ha i piedi palmati e vive in mare. Dalla seconda guerra mondiale a oggi. Da Lucca a Cagliari a Nuoro, la storia si dipana fino a Gerusalemme, la città bianca e oro. Luogo sacro dove si può incontrare Dio. Non quello che divide, ma quello che nasce con noi. Ognuno ha il suo.
  • Anno 1186 A.C.

    Flavio Barbiero 13,00
    Anno 1186 A.C.: il Pentateuco, integrato dal libro di Giosuè, è l’unica testimonianza “storica” che narra le vicende del popolo ebraico durante la sua permanenza in Egitto, l’esodo e la conquista della Palestina. Al di fuori di esso, se si eccettua la frase: Israele è desolato, non c’è più il suo seme”, incisa su una stele del quinto anno del regno di Merenptah, il nulla più assoluto. Non una parola è contenuta nelle cronache del Medio Oriente che possa confermare quelle vicende. Per questo storici ed esegeti hanno fatto a gara nel mettere in dubbio l’attendibilità della loro fonte primaria, narrando quei fatti a propria fantasia, spesso negandoli e comunque ambientandoli nelle epoche e nei contesti più disparati, con il risultato di rendere quella storia inverosimile e del tutto incomprensibile. In questo saggio l’autore restituisce verosimiglianza e verità storica a quelle vicende che egli ricostruisce in maniera perfettamente aderente al testo biblico, nella convinzione della sostanziale integrità di una tradizione popolare che racconta i fatti come sono stati vissuti e capiti dai loro protagonisti e testimoni oculari e tramandati senza travisamenti premeditati. La chiave per comprendere appieno questi avvenimenti è stata l’utilizzo delle numerose e puntuali informazioni di carattere temporale contenute nel testo biblico che inquadrano i fatti narrati in un sistema di date precise, ambientandoli in un contesto storico univoco e integrandoli in maniera perfetta nella storia di quel periodo, facendo combaciare il racconto biblico con i documenti egizi.
  • Il sottile filo della vita

    Lorenzo Bassi 13,00
    Il sottile filo della vita. Una serie di tragici eventi mette in pericolo la vita di una comunità costretta ad abbandonare i propri territori per cercare la salvezza. Diverse e talvolta contrastanti le reazioni di chi è chiamato a decidere del proprio destino e di quello dei concittadini, diversi i comportamenti dei protagonisti di questa vicenda che “usa” l’evento catastrofico per analizzare, con grande attenzione, gli stati d’animo di coloro che vivono un dramma collettivo. Nel corso del romanzo l’Autore si sofferma sulla fragilità della natura umana, ma anche sulla capacità di diventare eroe senza averne consapevolezza: chiamati ad affrontare situazioni estreme nelle quali sembra più facile far prevalere i propri egoismi, assistiamo a inattesi atti di coraggio e di dedizione da parte di persone dalle quali mai ce li saremmo aspettati; al contrario, anche dentro le persone più generose talvolta si possono nascondere oscuri demoni che emergono in momenti particolari. Un romanzo avventuroso ma al contempo fortemente introspettivo che ci regala il brivido di una storia piena di situazioni emozionanti.
  • Lettere per un addio

    Maria Pia Oelker 13,00

    Libro postumo in uscita a breve, abbiamo deciso di pubblicare 'Lettere per un addio', romanzo epistolare, non solo per rendere omaggio ad una autrice che ha pubblicato con noi il romanzo l’Emporio, ma perché riteniamo Lettere per un addio straordinariamente attuale. In un’epoca nella quale mail e WhatsApp determinano la comunicazione tra persone di tutte le età, riassaporare il piacere di un carteggio epistolare, con i suoi tempi e le sue dinamiche, diventa un prezioso strumento per approfondire le evoluzioni dei sentimenti e il piacere della narrazione. Con queste lettere ripercorriamo un tratto della vita dei due protagonisti cogliendo nelle allusioni, quasi mai esplicite, un passato importante che né il tempo né la lontananza hanno saputo obliare. Talvolta si tratta di lunghe riflessioni e racconti del vissuto, talaltra di semplici interazioni emozionali ma sempre appare nitido il valore che entrambi attribuiscono ai sentimenti e l’importanza di una complicità e di una intesa fondata su solide basi. Maria Pia Oelker ci lascia, inconsapevolmente, una importante eredità: fissati sulla carta, quei pensieri e quelle narrazioni si fanno storia, non solo dei destinatari ma anche di quel mondo che attraversano e che interagisce con loro. Fermano, quasi fotograficamente, un tempo e dei luoghi destinati a cambiare e in questo modo consacrano ai posteri, laddove dovessero venirne in possesso, una tranche de vie che resterà a futura memoria con tutte le emozioni che contiene.

     
  • Patens Dei Gloriae

    Pietro Mascagni 13,00
    Patens Dei Gloriae: 18 Luglio 2010, in una chiesa dove entra, per caso, in occasione di un matrimonio, una porta murata di una cappella ed una targa in latino dal contenuto inquietante “Patens Dei Gloriae praeclusa hominis peccato” attira la curiosità del protagonista di questa storia. Inizia così per lui una interminabile settimana durante la quale un anziano sacrestano racconterà, durante le ore di chiusura della chiesa, la drammatica storia di quella porta e di quella targa. Fantasmi del passato tornano a popolare la chiesa e la canonica rimandando ad una Livorno degli anni ’30 evocati dalle parole del sacrestano fino a svelare vittime e carnefici della vicenda. Ma quando tutto sembra chiarito, un colpo di scena farà saltare le certezze acquisite mettendo tutto in discussione.
  • Il distintivo del Genoa

    Pietro Mascagni 13,00
    Il distintivo del Genoa ci narra fin dove si può spingere l’avidità del potere pur di raggiungere l’obiettivo agognato. Cosa può portare a fare la frustrazione in un Magistrato relegato per troppi anni a ruoli subalterni per l’intraprendenza e la spregiudicatezza dei colleghi? In questo romanzo i protagonisti si servono di una inchiesta costruita ad arte nei confronti di una importante Loggia Massonica per compromettere definitivamente l’immagine e la carriera dei rivali. Ma quando tutto sembra favorirli e i giochi sembrano fatti, qualcosa verrà a ristabilire una verità che inutilmente era stata rivendicata fin dall’inizio e il castello di carte crollerà miseramente mettendo a nudo lo squallido tentativo di ricatto perpetrato ai danni dell’Organizzazione e di alcuni membri della politica nazionale.

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