Pietro Mascagni, un livornese – L’uomo, l’artista, la sua città

Fulvio Venturi

30,00

“Ecco finalmente un sasso, un sasso ben levigato e strutturato, che viene fatto cadere nelle acque stagnanti e impigrite della storiografia mascagnana.

(…) Mancano oggi all’appello molte tessere del mosaico mascagnano: la già lamentata assenza di un’edizione critica completa delle opere trascina con sé l’esecuzione e l’incisione discografica di molti titoli e lavori oggi rarissimi o conosciuti solo tramite interpretazioni imperfette. (…)

È mancata in genere la contestualizzazione di Mascagni nel mondo a lui contemporaneo: si sono analizzate le sue opere di per sé, in relazione ai libretti e alla fortuna o sfortuna sulle scene, ma non leggendole nel contesto artistico internazionale di cui Mascagni era uno dei protagonisti. In questo contesto, ben venga allora il bel sasso che Fulvio Venturi scaglia nella palude degli studi mascagnani: un libro che finalmente riferisce una biografia aggiornata e che ricolloca il musicista nel suo contesto storico, ricostruendo il tessuto che lo legava alla sua città natale, grazie al reticolo offerto da una gran mole di documenti preziosi.

Scrivere su Mascagni e Livorno non è operazione campanilistica né tantomeno provinciale: Livorno fu per il

compositore il porto sicuro a cui far ritorno in tutte le fasi della vita, mantenendo sempre vivi i rapporti musicali, professionali e amicali. La ricerca di Venturi porta così in luce uno spaccato dettagliato del contesto politico, sociale e culturale della Livorno in cui visse Mascagni, evidenziandone le relazioni con gli artisti dell’epoca. La lente di Venturi ci focalizza particolari biografici inediti o rimasti nelle pieghe, restituendoci un rapporto fra Mascagni e Livorno spesso burrascoso ma denso di sviluppi artistici e umani.

In sostanza, questo volume viene a colmare una lacuna importante della non vasta bibliografia mascagnana. Il lavoro di Venturi arricchisce il campo storiografico lasciandoci una biografia basata sui documenti, una ricostruzione dettagliata del lavoro di Mascagni a Livorno e uno spaccato del tessuto culturale della città a cavallo dei due secoli”.

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Descrizione

Pietro Mascagni, un livornese – L’uomo, l’artista, la sua città.

“Ecco finalmente un sasso, un sasso ben levigato e strutturato, che viene fatto cadere nelle acque stagnanti e impigrite della storiografia mascagnana.

(…) Mancano oggi all’appello molte tessere del mosaico mascagnano: la già lamentata assenza di un’edizione critica completa delle opere trascina con sé l’esecuzione e l’incisione discografica di molti titoli e lavori oggi rarissimi o conosciuti solo tramite interpretazioni imperfette. (…)

È mancata in genere la contestualizzazione di Mascagni nel mondo a lui contemporaneo: si sono analizzate le sue opere di per sé, in relazione ai libretti e alla fortuna o sfortuna sulle scene, ma non leggendole nel contesto artistico internazionale di cui Mascagni era uno dei protagonisti. In questo contesto, ben venga allora il bel sasso che Fulvio Venturi scaglia nella palude degli studi mascagnani: un libro che finalmente riferisce una biografia aggiornata e che ricolloca il musicista nel suo contesto storico, ricostruendo il tessuto che lo legava alla sua città natale, grazie al reticolo offerto da una gran mole di documenti preziosi.

Scrivere su Mascagni e Livorno non è operazione campanilistica né tantomeno provinciale: Livorno fu per il

compositore il porto sicuro a cui far ritorno in tutte le fasi della vita, mantenendo sempre vivi i rapporti musicali, professionali e amicali. La ricerca di Venturi porta così in luce uno spaccato dettagliato del contesto politico, sociale e culturale della Livorno in cui visse Mascagni, evidenziandone le relazioni con gli artisti dell’epoca. La lente di Venturi ci focalizza particolari biografici inediti o rimasti nelle pieghe, restituendoci un rapporto fra Mascagni e Livorno spesso burrascoso ma denso di sviluppi artistici e umani.

In sostanza, questo volume viene a colmare una lacuna importante della non vasta bibliografia mascagnana. Il lavoro di Venturi arricchisce il campo storiografico lasciandoci una biografia basata sui documenti, una ricostruzione dettagliata del lavoro di Mascagni a Livorno e uno spaccato del tessuto culturale della città a cavallo dei due secoli”. Federico Maria Sardelli

L’autore

Nato e cresciuto a Livorno, Fulvio Venturi svolge un’intensa attività di saggista, essenzialmente nel genere musicologico. Le principali collaborazioni sono quelle con il Maggio Musicale Fiorentino, Wexford Opera Festival, Il Teatro dell’Opera di Roma, Opéra de Monte Carlo, Teatro Lirico di Cagliari, Festival Pucciniano di Torre del Lago, e quelle, con la Fondazione “Goldoni” di Livorno. Per la testata online Toscanaeventinews si occupa di recensioni e critica musicale. Specializzato nel teatro “verista” e novecentesco, ha perlustrato l’intero repertorio mascagnano, ed ha scritto di autori quali Giordano, Puccini, Pietri, Respighi, Zandonai, Cilea, Strauss, Massenet, Debussy, Leoncavallo, Gabriele D’Annunzio, Verdi.

Profondo conoscitore anche di pittura, arte e arte applicata. I suoi testi sono stati tradotti in lingua straniera. Ha scritto le pièces Tramonta è la luna (omaggio a Maria Callas), Estate (ispirata dall’Alcyone dannunziano) ed Elvira, povera donna, dedicato a Giacomo Puccini.

Con dreamBOOK edizioni ha pubblicato il saggio Mascagni e Livorno – Un caso internazionale.

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